Uno, nessuno e centomila

Uno, nessuno e centomila

Uno, nessuno e centomila è l'ultimo romanzo di Luigi Pirandello, sintesi estrema della sua poetica sull'identità. Vitangelo Moscarda scopre casualmente, grazie a un'osservazione della moglie sul suo naso, che l'immagine che ha di sé non corrisponde a quella che gli altri hanno di lui.

Questa banale rivelazione innesca una crisi profonda: Vitangelo si rende conto di non essere 'uno', ma 'centomila' persone diverse agli occhi degli altri, e quindi 'nessuno' per se stesso. Nel tentativo di distruggere le maschere che gli sono state imposte, compie atti di follia apparente, giungendo infine a una liberazione totale attraverso la rinuncia al nome e alla coscienza stessa.